Fisico teorico e
studente di dottorato in Agrobiodiversità della scuola Sant'Anna di Pisa, co-autore
IPCC.
Biologa marina e studentessa di dottorato in Ecologia Marina all'università di Pisa.
Avvocata ambientalista e ricercatrice di monitoraggio civico del rischio ambientale presso il JRC.
Ingegnera
ambientale, esperta di economia circolare e rigenerazione.
Ecobiologa e Tecnica di laboratorio chimico/biologico, professoressa di matematica e scienze alle medie.
Biofisico e attivista per il clima, co-autore IPCC.
Ecotossicologa,
coordinatrice del progetto “Scienza sull’Elsa” in Val D’Elsa per il monitoraggio
partecipato del fiume Elsa.
Scienziata ambientale specializzata in scienza
del suolo e impatti socio-ambientali.
Biofisico e professore di Fisica presso l’Istituto Sarrocchi di Poggibonsi,
coordinatore del progetto “Scienza sull’Elsa” in Val D’Elsa per il monitoraggio
partecipato del fiume Elsa.
Specialista in cooperazione internazionale e adattamento al cambiamento climatico.
Sccienzata naturale, autrice del progetto "Violatipia" di artigianato e divulgazione scientifica a tema botanico.
Contadinazioni nasce nel 2014 simbolicamente al ghetto di Campobello di Mazara (TP) Oggi Contadinazioni, dopo anni di attività, riflessioni e sperimentazioni accosta al suo nome la parola FuoriMercato.
SCOPRI DI PIÙTra le attività principali di Contadinazioni si ritrovano:
La rete dei coltivatori di Contadinazioni produce olio, olive e pomodori, tutti in regime biologico, senza trattamenti dannosi per le colture. È qui che interviene il sostegno di Scienza Radicata! Attraverso un percorso che possa essere riproducibile vogliamo aiutare i contadini ad osservare e capire il proprio terreno, a risolvere i problemi legati alle coltivazioni in modo semplice e poco dispendioso. Come?
Il Collettivo NO Porto e l’occupazione del Bilancione, nascono dall’esigenza di riappropriazione fisica di uno spazio che era stato sottratto in nome delle grandi opere portuali, che hanno alterato a fini speculativi la struttura e la biodiversità della costa. Questa realtà è il simbolo della resistenza contro il Porto, la possibilità di dare una risposta concreta ad un’esigenza di valorizzazione ambientale, sociale e culturale. A distanza di 8 anni, il collettivo ha fatto tanto per la sensibilizzazione della comunità circa l’impatto ambientale che queste opere hanno sul mare e sul suolo. Il lavoro di Scienza Radicata sarà quello di supportare la rivendicazione con i dati scientifici raccolti da semplici campagne di monitoraggio per dimostrare che continuare a investire in grandi opere portuali in un territorio come quello di Fiumicino è deleterio per l’ambiente e per tutta la sua comunità.
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